lunedì 28 maggio 2012

mercoledì 23 maggio 2012

Fariani a Milano: fotoracconto

ringrazio Nino Di Paolo per avermi inviato le foto e per aver contribuito assieme al fondamente apporto di Serena Zugna che l'ha ideata e dell'Associazione La Conta all'ottima riuscita della serata (anche la rima :). Ringrazio ovviamente tutti i partecipanti fariani e no e in particolar Sebastiano Adernò (anche qui rima) che ha realizzato pure alcuni video.

Adele Desideri
Alberto Mori
Leonardo Caffo
Maria Carla Baroni
Mario (Associazione La Conta)
Massimo Sannelli
Carlo Penati

Serena Zugna





Nino Di Paolo

giovedì 17 maggio 2012

Il libro è servito a Santarcangelo con i fariani Parato e Montebelli


La lettura in festa

Sabato 26 maggio

Nel centro storico di Santarcangelo

Iniziativa promossa da:

Comune di Santarcangelo – Assessorato alla Cultura,

FOCUS - Fondazione Culture Santarcangelo

Biblioteca Comunale  “A. Baldini

IMC - Istituti Musei Comunali

In collaborazione con:

Assessorati alle Attività Economiche e Servizi Sociali del Comune di Santarcangelo

Centro per le famiglie dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia

Centro Zaffiria
Pro Loco Santarcangelo
Associazione Città Viva

Con la partecipazione
Coop Adriatica  

Il Libro è servito propone una giornata dedicata ad incontri con autori, letture a voce alta, laboratori per bambini e mostre. In Piazza Ganganelli, per le vie della città e nei luoghi culturali di Santarcangelo. Sotto i portici, gli editori vi aspettano per presentarvi i loro libri. Le librerie di Santarcangelo propongono le ultime novità editoriali.
     

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  • Programma del mattino
 
Ore 10

Storie dell’anno mille, di Tonino Guerra e Luigi Malerba - lettura nel giardino del Monte di Pietà, a cura di Ivana Lombardini

Dalle ore 10.30

Laboratori di costruzione di libri, in Piazza Ganganelli, a cura del Centro Zaffiria

Bucato di libri: storie appese ad un filo , a cura di Serena Zampolli

Libri bianchi , a cura di Simona Balmelli

Trasparenze in un libro, a cura di Benedetta Frezzotti

Prove di stampa, a cura di Cecilia Ramieri

Ore 11

Ferruccio all’arrembaggio , di Elisa Mazzoli - lettura in Piazza Ganganelli

Ore 12

Tiralo fuori se hai coraggio, Lia Celi, Sonia Mariotti, Paolo Pagnini, Andrea Santangelo – Per capire come pubblicare il primo libro. Per adolescenti appassionati di storie. In Piazza Ganganelli


  • Programma del pomeriggio

Ore 15

-Sara si chiede perché, di Lia Finato - lettura e laboratorio in Piazza Ganganelli
 
- Che le ali del mio sogno mi portino via – presentazione con l’autore Luca Motisi nella Sala Ragazzi della biblioteca A. Baldini

Dalle ore 15.30

laboratori di costruzione di libri, in Piazza Ganganelli, a cura del Centro Zaffiria    
Bucato di libri: storie appese ad un filo, a cura di Serena Zampolli

Libri bianchi, a cura di Simona Balmelli

Trasparenze in un libro, a cura di Benedetta Frezzotti

Prove di stampa , a cura di Cecilia Ramieri

Ore 15.30

La colpa – libro finalista Premio Strega 2012 - presentazione con l’autrice Lorenza Ghinelli – conduce l’incontro Paolo vachino - nella Sala Conferenze della biblioteca A. Baldini

Ore 16

Presso la libreria Book Room, i poeti Andrea Parato e Ardea Montebelli presentano le loro raccolte poetiche pubblicate da Fara Editore

Ore 16.30

- Margherite per il marchese, lettura e laboratorio a cura di Giulia Zucchini e Giulia Sagramola, in Piazza Ganganelli

- Lettura scenica da Psicoalberi, a cura di Liana Mussoni e Lucie Ferrini, sotto il porticato dello IAT

Ore 17

Il senso dell’elefante – presentazione con l’autore Marco Missiroli presso la nuova libreria I Condomini

Ore 17.30

Ilva tra i fiori canterini, di Maddalena Migani - lettura e laboratorio a cura di Ivana Lombardini, in Piazza Ganganelli

Remo Vigorelli propone Letture Gustose in Via della Costa, alla Grotta dei piaceri

Ore 18

Ettore Mussoni, con accompagnamento musicale di Tiziano Paganelli, legge Io e Raffaello, magari! alla Celletta Zampeschi

Ore 18.30

Rino Salvi legge i suoi racconti Cla zobia de’ 58 e La Serenaeda al MUSAS, Giardino del Mandorlo

Ore 19

Gianni Fucci, Angelo Trezza e Attilia Pagliarani leggono da Rumanz di Gianni Fucci al MUSAS, Giardino del Mandorlo

Ore 20

Karibuni, benvenuto amico , lettura e presentazione a cura di Michele Canducci, in Piazza Ganganelli. In collaborazione con la Festa della Solidarietà e l’associazione Tolbà

Ore 21.15

La rosa di Assagioli – presentazione con l’autore Luca Cesari. Intervengono Tiziana Mattioli (Università di urbino) e Marcello Verdenelli (Università di Macerata). Letture di Angelo Trezza. Celletta Zampeschi
     

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Editori per bambini e ragazzi sotto i portici: Edizioni Del Borgo, Bookstones Edizioni, Fatatrac/Edizioni del Borgo, Fulmino, Giannino Stoppani, – Il Mosaico – Bacchilega Junior.

Editoria per tutti, sotto i portici del Municipio: Alimat Edizioni, La casa dei Pavoni, Einaudi, Guaraldi, Raffaelli Editore, Panozzo, Il Ponte vecchio.

Le librerie di santarcangelo che partecipano alla iniziativa: Librinpiazza; Liberamente, Book Room, I Condomini.

Antiquariato del libro sotto i portici di Via Molari.

. Dalle 16 alle 18 il Convento di S.S. Caterina e Barbara apre  alcuni suoi spazi alla lettura silenziosa.

Piccola merenda ad offerta libera. Ingresso da piazza Monache.

Mostre:

Extramedia in mostra : video, cartoni animati, videogiochi realizzati dai bambini e dagli adolescenti di Santarcangelo, Torriana, Verucchio e Poggio Berni nell’ambito del progetto Extramedia, promosso dal Centro per le famiglie dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia e realizzato da Zaffiria. Presso il gazebo di Piazza Ganganelli.

Sempre in piazza, Appese a un filo: emozioni, aspettative, progetti di bambini e adolescenti nel loro tempo libero . Mostra fotografica con le immagini dei laboratori realizzati all’interno di Extramedia.

Arte per nulla : per non dimenticare gli scritti del maestro Federico Moroni. Installazione in Piazza Ganganelli.

Libri bambini : piccola mostra di libri realizzati dai bambini di Santarcangelo.

Libri in vetrina : i negozianti del centro storico propongono il loro libro preferito

Prosegue anche la mostra Nel mondo di Tonino Guerra presso il Monte di Pietà. Un’occasione per entrare nel suggestivo mondo del poeta romagnolo. Ingresso gratuito, dalle 16.30 alle 19.

Info

Il libro è servito, programma bambini: Centro Zaffiria, Valeria Mordenti e Alessandra Falconi, tel 0541341642, face book: Centro Zaffiria

Il libro è servito, programma adulti: Biblioteca A. Baldini, tel. 0541356299 - IMC 0541624703, mail: servizi@metweb.org face book Biblioteca Comunale Baldini

Tutti i laboratori proposti dal Centro Zaffiria e curati da Serena Zampolli, Simona Balmelli, Cecilia Ramieri e Benedetta Frezzotti   sono realizzati da operatori in formazione per il metodo Bruno Munari®.

Strumentazione tecnica – amplificazione - per spazi esterni: a cura di Easy Sound

Biblioteca "A. Baldini"
via Cavallotti, 3
47822 Santarcangelo di Romagna (RN)
tel. e fax 0541/356299
mail: biblioteca@comune.santarcangelo.rn.it


mercoledì 16 maggio 2012

Nicola (Nino) Di Paolo vince il Trofeo Via Francigena!

Premio Europeo di Arti Letterarie
VIA FRANCIGENA
X Edizione 2012




Il Centro Culturale Il Porticciolo e la Giuria del Premio Europeo di Arti Letterarie Via Francigena 2012 sono lieti di comunicare che è stato deciso all’unanimità di assegnare il


Trofeo Via Francigena


per il volume edito Anno Santo1975

 

a
NICOLA DI PAOLO

Il premio consiste in una coppa artistica personalizzata.
Nel complimentarci per il successo conseguito, La invitiamo a partecipare alla cerimonia di Premiazione, che si terrà in Brescia, nell’Aula Magna del Centro Pastorale Paolo VI, Via Gezio Calini 30, domenica 10 giugno c.a., alle ore 15,30, alla presenza delle Autorità, esponenti della Cultura, e della Giuria (v. più sotto).
Il Verbale di Giuria è pubblicato ufficialmente sul sito www.ilporticciolocultura.it
Sperando di poterLa avere tra noi a ritirare il premio conseguito, porgiamo congratulazioni e cordiali saluti


Il Presidente del Centro Culturale Il Porticciolo
Prof.ssa Rina Gambini



La Spezia, 15 maggio 2012


Premio Europeo di Arti Letterarie
Via Francigena 2012 – X Edizione

PROGRAMMA

Brescia

Sabato 9 giugno 2012

Aula Magna del Centro Pastorale Paolo VI – Via Gezio Calini, 30 - Ore 17

Convegno Culturale
Brescia e le grandi vie di comunicazione dal Medioevo all’Età Contemporanea

Presentazione del convegno e dei relatori:
Rina Gambini (direttrice del Premio Via Francigena):

Introduzione di

Giampietro Rigosa (presidente della Giuria del Premio Via Francigena): 
La Francigena fulcro della viabilità medievale ad orizzonte sovra-regionale
Renata Salvarani (Docente di Storia del Cristianesimo e Storia Medievale all’Università Europea di Roma):

Brescia nella rete della viabilità medievale

Claudio Baroni (vice-direttore del “Giornale di Brescia”):
Viabilità e sviluppo economico a Brescia in Età Contemporanea



Domenica 10 giugno 2012

 

Ore 11 - Incontro con i convenuti in Piazza del Duomo, di fronte all’ingresso della Rotonda, per visita guidata ad alcuni monumenti simbolo della Città.


Ore 13 – Pranzo conviviale con la Giuria e illustri ospiti nell’elegante cornice del Ristorante del Centro Pastorale Paolo VI – Via Gezio Calini, 30 (su prenotazione, con pagamento anticipato al Centro Culturale il Porticciolo, proposto a € 35 cad.).


Ore 15,30 – Nell’Aula Magna del Centro Pastorale Paolo VI, si terrà la Cerimonia di Premiazione, alla presenza delle Autorità comunali, dei Dirigenti delle associazioni collaboratrici, degli illustri Ospiti appartenenti al mondo della Cultura e della Giuria al completo.



Per informazioni telefonare a 0187 512288 oppure a 339 3326622, o inviare mail a rinagambini@alice.it. I pranzi devono essere prenotati entro martedì 5 giugno, con lettera e pagamento anticipato tramite assegno intestato al Centro Culturale Il Porticciolo.

Su Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne


Beppe Sebaste, Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne, Laterza, (2008) 2011, pag. 175, euro 9.50


recensione di Adele Desideri
 
Strano saggio, Panchine. Strano e interessante.
Beppe Sebaste, l’autore, ha cercato, e scovato, panchine in ogni parte d’Italia, d’Europa, e anche oltre oceano. Non le panchine della movida, quelle esterne ai bar, ai ristoranti, o alle panetterie e alle salumerie di lusso. E nemmeno le panchine dei giardini, o di certi “salotti” cittadini che fanno capo alla voce nuovo “arredo urbano”; panchine monoposto, con annessa fioriera e, magari, dotate della presa di corrente per alimentare il PC: “false panchine”, secondo Sebaste.
L’autore, infatti, preferisce riposare – e leggere – accomodato tranquillamente sulle “panchine verdi di una volta”, nei parchi, sui lungofiume, nei conventi. Panchine appartate, che sembrano messe lì per caso, “semplici e spartane”. Panchine vere, “asociali”, e “anarchiche”, simboli della “poetica degli interstizi, delle zone d’ombra o di opacità che si sceglie di guardare e raccontare”.
Ma perché Sebaste prova un amore assoluto - quasi ossessivo - per le panchine?
Perché “leggere un romanzo e stare seduti su una panchina sono attività molto simili (…). Leggere è un atto anarchico (…) non ha né deve avere (…) nessuno scopo da raggiungere né servizio da eseguire. (…), come l’opera d’arte secondo Kant”.
Stare seduti su una panchina, appunto, col naso all’insù, a guardare il cielo, in posizione un po’ rannicchiata, con un libro tra le mani... Così, nel magico incontro tra panchine e letteratura, Sebaste trova l’ispirazione per comporre un’autobiografia culturale, un manifesto di critica militante, e, insieme, di filosofia della lentezza: “fare poesia, fare arte, significa (…) avere cura delle soste (…), al limite fermare il traffico, come nei sit in. Soffermarsi, non appena sia possibile, sulle panchine, isole nel flusso frenetico del mondo”.
Il lettore, allora, scorre le pagine di Panchine - scritte con un ritmo quieto eppure ben scandito, con uno stile fluido e chiaro, appassionato e colto - e si diverte. Esattamente, si diverte: attraversa sentieri colmi di umorismo, strade che evocano affetti antichi e profondi, incroci che fanno convergere la malinconia dell’età adulta con le utopie e la creatività goliardica degli anni della gioventù.
Viaggia, il lettore, e visita Gstaad, Ginevra, il quartiere di Brera a Milano, Bologna, il Parco Ducale di Parma, Lerici, il Golfo dei poeti, il lungomare di Viareggio, Capalbio, Napoli, Capri. E poi, ancora, Venezia, dove le panchine “appaiono in qualche isolato campiello, epifanie al quadrato”, e Padova - i Giardini dell’Arena, la Cappella degli Scrovegni - Monza, il lungolago di Como, Verona,  Genova, Portofino, Santa Margherita, Palermo.
Oppure si reca a New York, si sofferma sulle panchine di Central Park, “descritte nel sempreverde Il giovane Holden di Jerome D. Salinger”. E passa per Lisbona: lì, sulle panchine, si pratica la Saudade, descritta da Antonio Tabucchi – ne I volatili del Beato Angelico – come “un cammino arduo”, durante il quale “le sensazioni non sono immediate, talvolta l’attesa dura persino degli anni. Ma, lo sappiamo, la morte è fatta anche di questo”.
Il lettore va anche a Roma, e fa scorrere il tempo, tra Villa Borghese, Villa Sciarra, il Gianicolo, il Cimitero dei Poeti al Testaccio, Villa Torlonia.
O si rifugia a Biel/Bienne, la città di Robert Walser – “il più disadattato degli scrittori contemporanei”, eppure “anche il campione della libertà narrativa” – che passeggiava senza un fine, senza una meta, per il solo piacere di passeggiare.
Girovagando per Parigi, il lettore penetra nel Jardin du Luxembourg, e si  siede sulla panchina da cui “prende le mosse I miserabili di Victor Hugo”.
E vola a Mosca, nei dintorni degli stagni Patriaršie, per appisolarsi sulla panchina citata nelle pagine iniziali de Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov.
Felice di questo vagabondare, impara a oziare, per riflettere, per meditare: “una buona panchina fa sentire al riparo chi vi si siede, e fa apparire il suo ozio come un’attività non soltanto legittima, ma di qualità superiore, da intenditore (…). Una panchina perfetta è come una piega del mondo, non un luogo nascosto ma una zona franca, liberata o salvata”.
Sebaste regala al lettore un itinerario splendido, ricco di stimoli, che si allunga oltre il tempo e lo spazio, un viaggio dantesco - più purgatoriale e paradisiaco che non infernale - nel quale è possibile dialogare con i personaggi di Henry James, di Jack Kerouac, di Robert L. Stevenson – “che fa accadere su una panchina la trasformazione del dottor Jekyll in mister Hyde”  – o di Thomas Mann, di Dostoevskij, di Flaubert, di Walter Benjamin – “il grande critico e filosofo che ha fatto del vagabondaggio urbano (flânerie) un metodo”.
Si lascia coinvolgere, il lettore, nelle pagine di Maigret e l’uomo della panchina,  il “capolavoro letterario delle panchine” di Georges Simenon. E va a teatro per godersi le opere di Samuel Beckett, che rappresentano “quasi interamente un dare voce, a volte balbettio, a un universo di barboni, reietti, uomini e donne anziane e infermi, spesso immobili su una panchina (…). Se tutta la scrittura di Beckett ha la povertà e l’essenzialità di una panchina, il suo teatro ne è come una grande estensione, anche metaforica”.
E rilegge, il lettore, le “prime apparizioni delle panchine nei romanzi italiani”, dal “sapore verista o scapigliato”, di Verga nelle Novelle rusticane, di Federico Tozzi nel Tre croci. Indugia sui versi di Vladimir Holan, di Rilke, di Baudelaire. Si sofferma sull’L’infinito di Leopardi, “il più bel testo letterario dedicato al «qui e ora» (…), e nello stesso tempo all’oltre, al sogno, all’evasione dall’essere, all’infinito appunto (…). Poiché l’infinito è il desiderio, ed entrambi sono incolmabili, col loro vuoto si può però stringere un patto, dolce come il naufragare”. Assiste, il lettore, alle lezioni di estetica di Luciano Anceschi, e riflette, sui passi dello Zarathustra di Nietzsche, un libro che “non ci sarebbe stato senza una panchina: di fronte al lago di Sils-Maria il filosofo stava infatti «seduto ad attendere/ attendere ma senza attendersi nulla/ al di là del bene e del male»”.
“Scrittori da panchina”, questi sopra citati: nelle loro opere c’è una “descrizione scrupolosa dei gesti ordinari, carichi di una verità e di un’esattezza che solo una voce e uno sguardo appartati, pacificati, estranei alla giostra dei valori dominanti, sanno vedere e dire”.
Ma scopre, infine, il lettore, che ci sono politici attenti e pedissequi nel levarle, le panchine, come è accaduto in passato a Treviso, a Trieste e in molti comuni del Nord amministrati dai leghisti o dal centrodestra: “Sopprimere le panchine è diventato un modo politicamente corretto di rimuovere i poveri (…). I poveri sono ormai gli extracomunitari. Clandestini non sul piano geografico, ma ontologico”.
E incontra, invece, il lettore, cittadini che si ribellano, uomini di cultura che protestano: “in comun i ga la fobia del cul (…); appena uno si siede, gli corrono dietro con la sega”; “Non sono i barboni che danno fastidio. Siamo noi, perché vogliamo sederci gratis. Senza consumare”. Insomma, panchine rimosse perché “di sinistra” e panchine auspicate e pretese, perché è “di destra” rimuoverle.
Il lettore - scorrendo le pagine di questo diario, pensato e redatto “in panchina” - rivede anche le scene esilaranti dei mitici Stan Laurel e Oliver Hardy, che, seduti su una panchina, indicano, nei loro dialoghi surreali - ingenui ma lucidissimi - “il luogo a volte magico di una deriva tragicomica, e (…) la poesia di un nomadismo che resiste, anarchico e irriducibile, all’imperativo dell’ordine e del successo”.
E assiste ai film di Wenders e di Antonioni, ascolta le musiche di Neil Young, di Georges Brassens - struggente, la sua canzone Les amoureux des bancs publics. Infine, si accomoda metaforicamente sulle panchine dipinte o scolpite dagli artisti contemporanei: Costantin Brancusi, George Segal, Kan Yasuda, Massimo Bertolini, Christian Boltanski, Alberto Garutti.
Sebaste ha scritto Panchine per restituire al mondo la gioia di una lettura che si oppone alla noiosa precettistica della pedagogia scolastica, capace solo di allontanare i giovani dal piacere della fruizione dell’opera d’arte, in particolare di quella letteraria.
Per celebrare il carattere festivo della lettura, e della panchina: “La panchina è domenicale. Ma la panchina è sempre vacanza - domenica - anche quando vacanza non c’è, e anche di lunedì”.
Per rivendicare il diritto al riposo, al godimento gratuito dell’oggetto estetico: “oggi stare in panchina è un’anomalia sociale (…). Se non si è anziani, donne incinte o con carrozzina, se si è maschi o femmine adulti, chi sta seduto su una panchina è poco raccomandabile. Nel migliore dei casi è un disoccupato, uno sfaccendato, vita di riserva da ignorare”.
Ha scritto, Sebaste, un omaggio alla rêverie, al fantasticare trasognato che si profila come quiete, appagamento, comunione con la vita, contemplazione in zazen: “essere seduti intensamente, osservando senza oggetto. Senza scopo (…). Nessun finalismo, pura gratuità”.
Ha scritto, Sebaste, un libro che indica la libertà, la leggerezza, il buon gusto. Un atlante della letteratura, le cui singole mappe – segnate con un tratto delicato – sono state studiate con raffinata ponderatezza. Un libro necessario, un libro felice.

martedì 15 maggio 2012

Concorso int.le di narrativa e fotografia narrante "I Picentini"

IV Edizione

Scadenza iscrizione: 30 Giugno 2012

Condividi questo concorso!

Organizzato da: Club del Borgo Sieti – FENALC con i comuni di Acerno, Castiglione del G. Giffoni Seicasali, Giffoni Vallepiana, Montecorvino p.no, Montecorvino R, Olevano sul T, Pontecagnano F, San Cipriano p.no, Sanmango p.te

Indirizzo: via G. Garibaldi, 167
84122-Salerno
E-mail: mariapiatedesco@libero.it - generalenapolitano@libero.it
Telefono: 089/237383 Altro riferimento: Mabel Fontana Napolitano:089/235837-
Cellulare: 328 7428454 Internet: http://www.concorsoipicentini.it

Indirizzo spedizione degli elaborati: Concorso I Picentini – Archivio e protocollo comune di Giffoni Sei Casali, piazza G. Paolo II – 84090,Giffoni Sei Casali (Salerno)

Sezione A Narrativa Adulti e scuole secondarie di secondo grado

Tema: dai voce ad un monumento del tuo borgo (chiese, palazzi, castelli, fontane, statue, angoli caratteristici, luoghi della memoria che conservano l’identità del tuo paese)

sottotitolo: i monti, i boschi, i borghi raccontano… Tema: dai voce ad un monumento del tuo borgo (chiese, palazzi, castelli, fontane, statue, angoli caratteristici, luoghi della memoria che conservano l’identità del tuo paese)


Copie: 5 con breve curriculum letterario e non e dati info-anagrafici-domiciliari-e-mail

Lunghezza: 10 cartelle su formato A4-carattere newRoman-dimensioni 12 pt

Opere ammesse: Adulti e scuole secondarie di 2^grado


Sezione B Fotografia narrante Adulti e scuole secondarie di secondo grado

Tema: dai voce ad un monumento del tuo borgo (chiese, palazzi, castelli, fontane, statue, angolicaratteristici, luoghi della memoria che conservano l’identità del tuo paese)

sottotitolo: i monti, i boschi, i borghi raccontano… Tema: dai voce ad un monumento del tuo borgo (chiese, palazzi, castelli, fontane, statue, angolicaratteristici, luoghi della memoria che conservano l’identità del tuo paese)

Copie: una serie di immagini in bianco e nero o a colori,in tecnica tradizionale,analogica o digitale

Opere ammesse: Adulti e scuole secondarie di 2^grado

Quote di partecipazione: gratuita

Premi: Adulti: assegno euro 2000,00 – pernottamento gratuito se lontano ed eventuale pubblicazione dell’opera premiata

Scuole: assegno euro 500,00 – pernottamento gratuito se lontano ed eventuale pubblicazione dell’opera premiata

La giuria ed il comitato del Club del borgo si riservano di rilasciare una menzione speciale e due premi per alunni residenti nel territorio picentino

Premiazione:

29 Settembre 2012

giorni da confermare

Manifestazioni conclusive nei Comuni Di Montecorvino Pugliano e Montecorvino Rovella

Notizie sui risultati: Sul sito


Giuria

Presidenti
Narrativa: Davide Rondoni, Direttore centro di poesia contemporanea Università di Bologna
Fotografia: Massimo Bignardi, prof. architetto, Università di Siena

Tre membri per sezioni
Presidente del premio: Mariapia d’Acunto Tedesco

Con il patrocinio di:
Regione Campania
Provincia Salerno
Comune di Salerno
parco regionale Monti picentini
Ufficio Scolastico provinciale di Salerno

Sponsorizzato da:
partners del concorso comuni di:
Acerno
Castiglione del Genovesi
Giffoni Valle piana
Giffoni Sei casali
Montecorvino Pugliano
Montecorvino Rovella
Olevano sul Tusciano
San Mango Piemonte
San Cipriano Picentino
Pontecagnano Faiano
Comunità Montana Monti Picentini
Kiwanis International-Club Salerno

e inoltre:
Assessorato Prov.le Politiche Forestali
Picentia turismo
Coordinamento Proloco Monti picentini


Altre note: Il premio è itinerante nei dieci comuni dei picentini e nella città capoluogo Salerno. Ogni comune avrà una manifestazione a tema legata al concorso.

Tutti i risultati: e aggiornamenti su www.concorsiletterari.it e www.concorsoipicentini.it

KINEK ÌROD EZT? a Genova 1 giu

ANTEPRIMA DEL FILM

KINEK ÌROD EZT?

regia di Fabio Giovinazzo

Auditorium dei Musei di Strada Nuova
Via Garibaldi, 18

venerdì 1° giugno 2012, ore 21
ingresso libero


Kinek ìrod ezt? è il film d’esordio del regista genovese Fabio Giovinazzo, dedicato a Edoardo Sanguineti, a due anni dalla morte. Il film unisce elementi sperimentali di montaggio ad interventi parlati sul lavoro poetico, critico e di docente di Sanguineti: parlano Marco Berisso (docente alla Facoltà di Lettere), Raffaele Perrotta (professore di Metodologia e critica dello spettacolo all’Università di Genova), Massimo Sannelli (scrittore, attore e artista genovese), Franco Vazzoler (professore di Letteratura teatrale italiana all’Università di Genova). Ottavia Fusco – protagonista delle imprese di Sanguineti con Andrea Liberovici e il Teatro del Suono – interviene con una testimonianza sul lavoro teatrale e su Habanèro, la canzone di Liberovici e Sanguineti che Pippo Baudo escluse dal Festival di Sanremo 2007, poi incisa nel CD Gli Anni Zero. Elena Rozo, artista e cantante lirica, agisce in una performance originale.
Lo stile di Giovinazzo è lirico e sperimentale nello stesso tempo, simile ad un sogno o ad una fiaba, e non vuole insegnare nulla: è una forma di psichiatria da autodidatta, che rivede tutto. Così il travestimento sanguinetiano si unisce alla libertà filmica di Warhol, in un ritmo completamente personale. Fanno parte del lavoro di montaggio alcune scene del cortometraggio Pushbar, diretto da Samuele Wurtz, gentilmente concesse dal Laboratorio Probabile Bellamy.
Il film è sostenuto dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Genova, di cui è preside Francesco Surdich, dalla Cineteca D.W. Griffith (Genova), diretta da Massimo Patrone, e da Garaje Lumière (Madrid), coordinato da Francesco Pozzi.

www.kinekirod.blogspot.com

giovedì 3 maggio 2012

Se stai zitto di benedico. Ode stramba

Davide Brullo sulla kermesse avellanita 2012
articolo pubblicato su La Voce di Romagna del 28-4-12



Fonte Avellana 2012: fotoracconto 3

altre foto qui http://narrabilando.blogspot.it/2012/05/fonte-avellana-2012-fotoracconto.html
e qui http://narrabilando.blogspot.it/2012/05/fonte-avellana-2012-fotoracconto-2.html

Andrea Ponso


Ardea Montebelli e Andrea Ponso

Andrea Monda



Roberto, Elvira, Alessandro, Laura


Davide Valecchi, Laura Borghesi, Luca Artioli e Giorgia Bascucci

Roberto, Andrea, Luca

Alessandro, Andrea, Luca





Gabriele, Alessandro


Daniela Terrile




Laura Borghesi con Ardea Montebelli calligrafa
Franca, Giorgia, Roberto

in primo pian da dx Claudio e Gianni