sabato 30 luglio 2011

La grandezza della memoria


Molte volte mi sono chiesto il perché, l’Umanità, precipita negli stessi drammi, anche a breve distanza di anni. La risposta credo di averla trovata leggendo le pagine dei diversi autori che hanno attraversato secoli bui di dolore e di distruzioni. Parlo del “Secolo Breve”, il Novecento, costato due Guerre Mondiali, la scomparsa di intere generazioni di giovani che avrebbero dato all’Umanità nuova grandezza.
Prendo a modello le parole di due grandi letterati italiani Renato Serra, scomparso giovanissimo durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1918), e  Primo Levi, rinchiuso nel campo di sterminio nazista di Auschwitz e scomparso negli anni scorsi.  Entrambi “Italiani veri” per cultura e per sensibilità.  Scrive il primo nella sua opera Esame di coscienza di unletterato: “Crediamo pure, per un momento, che gli oppressi saranno vendicati e gli oppressori saranno abbassati; l’esito finale sarà tutta la giustizia e tutto il maggior bene possibile su questa terra. Ma non c’è bene che paghi la lacrima pianta invano, il lamento del ferito che è rimasto solo, il dolore del tormentato che di cui nessuno ha avuto notizia, il sangue e lo strazio umano che non ha servito a niente. Il bene degli altri, di quelli che restano, non compensa il male, abbandonato senza rimedio all’eternità.”
  Scrive il secondo, nell’esergo al suo capolavoro: Se questo è un uomo: “Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case, / Voi che trovate tornando a sera /  Il cibo caldo e visi amici: / Considerate se questo è un uomo / Che lavora nel fango / Che non conosce  pace / Che lotta per mezzo pane / Che muore per un sì e per un no. / Considerate se questa è una donna, / Senza capelli e senza nome / Senza più forza di ricordare / Vuoti gli occhi e freddo il grembo / Come una rana d’inverno./ Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole./ Scolpitele nel vostro cuore / Stando in casa andando per via, / Coricandovi alzandovi; / Ripetetele ai vostri figli.”
Tutto quanto è accaduto nel 900 è servito a migliorare l’Umanità che oggi partecipa alla vita su questo pianeta Terra?
La distruzione che il terremoto di domenica 23 novembre 1980 ha portato nella nostra terra campana, le tragedie di intere famiglie scomparse, dei nostri paesi uccisi dall’evento, e dalle ruspe del dopo terremoto, cosa hanno lasciato nella memoria collettiva?
Considero che a nulla è valso il sangue dei nostri morti,  se pochi giorni dopo si pensava a raccogliere beni materiali e denaro per abbattere l’antico e innalzare cattedrali di cemento, che nulla hanno a che vedere con la memoria collettiva, quella pastorale contadina dalla quale siamo stati generati. Considerate che questo tipo di negatività parlerà per secoli alle generazioni che verranno. Valutate, voi che siete continuamente al Potere e non lo lasciate per un attimo, che sarete pesati per tutta la distruzione che avete operato. Sarete richiamati nella memoria collettiva non per essere citati quali “scrittori della Storia” ma quali carnefici della terra che vi ha generato e dell’Umanità che avete violentata.  Non sarete perdonati!  
Non saranno perdonati né i politici dentro ai  “palazzi del potere”, né coloro che nascosti nell’ombra dei propri interessi hanno sostenuto il loro operato.  Ricordate che questo è accaduto! Come l’ acqua, che ha scosso le pale della ruota della Storia, non torna indietro per essere purificata, così c’è una Storia vera del popolo che non si scrive con i computer del Potere. C’è una Nazione che lotta e che paga con sacrifici ed umiliazioni: non verrà ricompensata in nessun modo, ma sarà memorizzata come “bene unico e comune” dalle generazioni future.
Ripetetelo ai vostri figli e ai figli dei vostri figli.
Io aspetto: “Sotto il ponte / agli argini del fiume / ti verranno a cercare / credendoti morto / ti vogliono togliere / anche l’ultimo respiro, / liberati dalle oppressioni / fai quel che vuoi / non farti togliere / dagli argini del fiume / (Antonio D’Alessio, Credo in te).
                                                                                                                                                                                                                                      

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