lunedì 29 ottobre 2007

La casa della serva a Rimini 7-12



Venerdì 7 dicembre alle ore 17
presso il Centro Educativo Italo Svizzero (salone Baracca Alta)
via Vezia 2
47900 - Rimini



Giuseppe Prosperi e Antonio Mazzoni
presentano il romanzo di Nino Montanari
La casa della serva (Fara Editore, 2007)

L'attore Pierpaolo Paolizzi legge alcuni brani del libro.



(da sinistra: Pierpaolo Paolizzi, Giuseppe Prosperi, Nino Montanari, Antonio Mazzoni)

Presenti l'autore e l'editore.
Si ringrazia per la diffusione di questo invito.



(intermezzo musicale con orchestra di flauti)

Per informazioni: info@faraeditore.it
www.faraeditore.it
tel. 0541-22596

venerdì 26 ottobre 2007

Su Storie con un altro finale

Una recensione di Angela Castellano dal sito culturale L(’)abile traccia

Snella, agile, leggera di quella leggerezza mai priva di spessore che tanto hanno propugnato grandi narratori come Calvino, Pennac, Benni; e ancora, delicata e capace di tratteggiare i personaggi in maniera quasi “impressionistica”: questa è l’idea che ci si fa della scrittura di Barbara Rosenberg sin dalle prime pagine della sua raccolta di racconti intitolata Storie con un altro finale. Si tratta di brevi storie dal sapore postmoderno che, accompagnate e arricchite dalla visionarietà delle immagini di Massimiliano Parazzini, si divertono a parodiare altre storie ben note alla tradizione, sia popolare che dotta.
Partendo dalla fiaba di Cappuccetto Rosso – che nella rivisitazione di Barbara Rosenberg diviene, in modo curioso, “Cappuccino Ghiotto” – passando per l’episodio omerico di Ulisse e Polifemo e per le vicende ambientate nell’antica Grecia del brigante Sacripante, fino ad arrivare a narrare della chioma di Medusa e di una strana regina di nome Carlotta, con un grande amore per il mare, la questione sollevata da questi cinque racconti brevi è quanto mai attuale e problematica: esiste ancora oggi la possibilità di credere alle fiabe? È utopistico pensare di riuscire a ritagliare uno spazio per l’elemento del “meraviglioso” nelle nostre vite?
La risposta che Barbara Rosenberg sembra dare in questo libro adatto a giovani di ogni età è positiva: a tutti è concessa la capacità di contemplare il mondo con lo sguardo incantato della fiaba, a patto però che quest’ultima faccia uno sforzo per adeguarsi alla modernità.
Abolita la tradizionale opposizione manichea tra buoni-belli-coraggiosi vs cattivi-brutti-vili e scardinata la convinzione un po’ naïf secondo cui i buoni saranno per sempre buoni, e i cattivi per sempre cattivi, i personaggi che popolano i racconti della Rosenberg sono molto più vicini a noi di quanto ci si potrebbe aspettare da personaggi fiabeschi: individui (o anche personaggi di fantasia e animali, come il lupo di Cappuccetto Rosso) i cui caratteri, lungi dall’essere definiti a colpi di accetta, sono ricchi di sfumature, ripensamenti, dubbi e paure tipici di tutti gli uomini: i buoni diventano così semplici persone che nel contingente hanno agito in modo onesto e valoroso, e i cattivi diventano meno cattivi, anche perché viene svelata o compresa la causa del loro agire, il tutto in un’ottica relativistica sicuramente coerente con i nostri tempi.
Ciò non implica ovviamente la caduta dei valori sostenuti dalla tradizione favolistica; anzi, in modo solo apparentemente paradossale, i racconti di Barbara Rosenberg riaffermano strenuamente la dignità di valori come l’amicizia, la tolleranza nei confronti del diverso, l’empatia, la voglia di comunicare con l’Altro, e in ultima analisi, l’amore in tutte le sue forme, in un mondo in cui i punti fermi sono quanto mai labili e di certo mai definitivi. Sono dunque racconti che, conservando tutta la lievità delle favole, cercano di lanciare un messaggio positivo alla nostra società attuale.
Un compito già di per sé difficile, che merita di certo il nostro plauso.

giovedì 25 ottobre 2007

m_editando 23 nov a Venezia


A+A | Centro Espositivo Pubblico Sloveno
San Marco, Calle Malipiero 3073
30125 Venezia - I -
Tel./Fax +39 041.2770466
info@aplusa.it www.aplusa.it

Incontro con scrittori e con auto-editori
Presso la Galleria A+A di Venezia
Venerdi 23 novembre 2007 dalle ore 17.00
Aperto al pubblico

Un pomeriggio di incontro per presentare scrittori giovanissimi - alle prese con le loro prime produzioni - e un’occasione di confronto sul caso dell’auto-editoria. Una finestra aperta sui nuovi talenti e un’indagine sui canali di comunicazione alternativi alla grande distribuzione della cultura.

La Galleria A+A, centro culturale ed espositivo di Venezia, il 23 novembre dedica una giornata alla promozione dei giovanissimi autori italiani Giovanni Montanaro e Massimiliano Zane (che presenteranno in anteprima i propri libri) ed in particolare al fenomeno dell’auto-editoria (con le “pioniere” Antonella Barina e Claudia Vio, poetesse e scrittrici). A seguire la performance di testo, musica e visual a cura del progetto Autoeditori, (www.autoeditori.it - giovani autori esordienti della provincia di Venezia).

Il fenomeno dell'auto-editoria interessa prima di tutto le relazioni sociali, i comportamenti, i modi di vita, ed è in continua espansione. Ma che cos’è l’auto-editoria? “È la libertà di gestire in prima persona l’intero processo di produzione e diffusione della propria opera, dalla scelta delle immagini che accompagnano i testi alla veste tipografica – precisano Antonella Barina e Claudia Vio – fino alla sua circolazione”. In altre parole, è “tutto ciò che l’industria della carta stampata chiama strategia editoriale” e che un intrigante graffito apparso sui muri di Parigi proclama come: “Io m’edito, tu medita”.

Proseguono: “La grande editoria seleziona gli autori principalmente in base a criteri di appeal commerciale. Noi pratichiamo un’editoria che fa una scelta esclusivamente culturale, fondata sulla necessità di scrittura”. Mentre per i giovani scrittori esordienti della provincia di Venezia uniti nel progetto Autoeditori (www.autoeditori.it, nato nel 2004): “L’intenzione è quella, da un lato, di scavalcare i problemi connessi alla pubblicazione dei propri testi tramite l'esperienza dell’auto-produzione, dall'altro di dare inizio ad un rapporto di scambio e confronto prima di tutto sulla scrittura, poi su altre forme di creatività (musica, arti visive)”.

Come affermazione di principio, l’approccio dell’autore/autrice che governa il processo editoriale (redazione, produzione, distribuzione, promozione), autofinanziandosi, è in realtà recentissimo. Significa che l’atto dello scrivere non si esaurisce nel testo, ma coinvolge anche le forme della produzione del libro e la sua circolazione, secondo una ispirazione unitaria.

PROGRAMMA

0re 17.00
Presentazione dei giovani scrittori

Giovanni Montanaro con il libro La croce Honninfjord edito da Marsilio, 2007.

Giovanni Montanaro è nato nel 1983 a Venezia. Studente di Giurisprudenza, scrive per riviste e giornali locali. Per il teatro è autore di Arriva sempre la stessa lettera da Vienna (menzionato al premio europeo di drammaturgia alla memoria di Ernesto Calindri), Di Donna e Rilke - ogni vita è miracolo. Finalista all’edizione 2006 del Premio Calvino, La croce Honninfjord è il suo primo romanzo.

Massimiliano Zane con il libro Solo andata edito da SBC Edizioni, 2007.
Racconti crudi, forti, taglienti, sempre al limite e anche oltre. Sono così le dodici storie di vita che compongono questo libro di esordio del giovane autore veneziano. In queste pagine l’autore, anche con chiari accenni autobiografici, fissa momenti di vite segnate da disfattismo, fallimento, cinismo, ma anche amore e passione. Questi racconti brevi sono narrazioni al limite dell’assurdo, crudi nel loro esser immediati. Sono altresì storie dei giorni nostri, moderne, attuali, raccontate con immediatezza. Rappresentazioni di vite, soprattutto maschili, spesso segnate da cinismo e nichilismo. Uomini che parlano di fatica più che di lavoro, di sesso più che di amore, di rassegnazione più che di speranza. Non manca, infine, una vena d’umorismo. Ma avendo ben presente che i racconti di Zane fanno sorridere, più che ridere. E, comunque, sempre a denti stretti.

Massimiliano Zane nasce a Venezia nel 1979, dove vive e lavora tuttora. Dopo aver compiuto studi artistici ed essersi laureato in Filosofia, si avvicina alla scrittura. Ora, tra le altre cose, si occupa di recensioni d'arte e della cura di mostre ed eventi artistici. Forza espressiva, creatività di pensiero, cinismo e rabbia, segnano in modo netto il suo stile (www.soloandatamassimilianozane.blogspot.com).


Ore 18.00
Presentazione e dibattito sull’autoeditoria:

Presentazione video, reading e dibattito con Antonella Barina e Claudia Vio, pioniere nel campo dell’autoeditoria e responsabili rispettivamente della rivista di poesia “Edizione dell’Autrice” e della casa editrice “Unica Edizioni”. Barina e Vio parleranno della loro esperienza dal contesto generale fino ai problemi più concreti, presentando i siti www.edizionedellautrice.it e quello di Unica Edizioni e leggendo brani e poesie dal loro repertorio.

Antonella Barina (1954), poeta, drammaturga, giornalista. Dagli anni 70 lavora sul mito con ricerche e viaggi in diversi continenti documentati fotograficamente. Tra le raccolte poetiche, "Turning, le città della luna" (Empirìa, 2005) su un viaggio in Turchia del 2000 e "Opera viva", edita dal Comune di Venezia, 40 anni di poesia sul territorio (1967-1997). Autoprodotti i video "La pietra, la dea - Viaggio nei luoghi sacri del Mediterraneo insulare" (1991)e "Madre Marghera" (1997). Tra i progetti editoriali, "Strix" (1978), "Istar" (1990) ed "Edizione dell'Autrice" (2003).

Claudia Vio, nata a Venezia nel 1954, scrive dagli anni Settanta. Poesie, all'inizio; poi narrativa. Suoi racconti sono pubblicati in riviste («Leggere donna», «Lo Straniero», «Maltese narrazioni») e in raccolte antologiche (I quaderni di Panta – Scrittura creativa, Bompiani, 1997; Collezione da Tiffany, Ed. EIG, 2002). Nel 2001 è stata finalista al premio Calvino con La vocazione delle donne, pubblicato nel 2006 con Unica Edizioni, casa editrice creata dall'autrice per diffondere i propri testi in autoeditoria. Nel gennaio 2007 ha realizzato con Antonella Barina la rassegna “Aut Aut - Autrici e autori autoprodotti” (Venezia, Libreria San Pantalon, 23 gennaio - 6 febbraio 2007), rassegna autofinanziata e autogestita.
Ancora nel 2007 ho ideato il ciclo di incontri di lettura e musica al femminile “Note di donne - Da Mestre a Stra” (6 aprile - 19 maggio 2007), organizzato con il Centro Donna di Mestre e con le biblioteche dei Comuni della Riviera del Brenta. Laureata in Lettere moderne con una tesi di arte contemporanea, è insegnante e vive a Mestre.

A seguire Free poetry contest (il pubblico è invitato a partecipare alla sessione di poesia con le proprie produzioni)

Ore 19.00
AUTOEDITORI live session

Performance di testo-musica e visual a cura dei giovani scrittori esordienti della provincia di Venezia uniti nel progetto Autoeditori www.autoeditori.it.

L'obiettivo di AUTEDITORI non è quello di creare un'ennesima piccola casa editrice, ma piuttosto quello di dar vita a un progetto in cui la scrittura e la pubblicazione di un testo stanno al centro di un sistema più vasto di produzione creativa, dando priorità a temi legati alla realtà attuale, specie giovanile, e a stili e linguaggi non tradizionali. Per questo hanno aperto aprendo una nuova sezione del sito auteditori.it nella quale far confluire materiale inedito di diverso tipo (testi, canzoni, video, immagini, foto).


PER INFORMAZIONI
A+A | Centro Espositivo Pubblico Sloveno
San Marco, Calle Malipiero 3073
30125 Venezia - I -
Tel./Fax +39 041.2770466
info@aplusa.it
www.aplusa.it

mercoledì 24 ottobre 2007

inguineMAH!2008




cm 17x24, brossurato con bandelle, 224 pagine in B/N, Collana
Frontiere €18 Edizioni Comma22

http://www.comma22.com
http://www.inguine.net

Inguine è un luogo su carta che viaggia per collezionare sguardi dai prolifici Stati Uniti alla Spagna, passando per l’Olanda, la Svezia e la Serbia. Oltre a raccogliere il meglio dell’estero, cose mai viste in Italia come il maestro del Do it your self John Porcellino, riedita storie ormai perdute nel pozzo della smemoratezza e al contempo ne produce nuove di zecca.
In questo albo, si può fraternizzare con la disoccupata Death di Max Andersson, prendere lo strampalato Balkan Express di Wostok, sfregarsi gli occhi con le dinoccolate beghine di Marcel Rujters. La pillola contro l’amnesia visiva e politica che ci affligge si chiama invece Emory Douglas, grafico della rivolta delle pantere nere, affiancato dall’altro americano, creatore di icone per i movimenti,
Peter Kuper.
Non potevano certo mancare in un numero così corposo gli autori italiani: e così trova spazio la ristampa della storia su Maso di Paolo Bacilieri. Uscita nel 1995 rimane un cult dell’interpretazione del reale, anche se all’epoca suscitò numerose polemiche. Oltre al flash back, anche sguardi inediti: Squaz con
Paperesistance, Costantini con Stamboulis, e pregevoli ospiti come il duo Falcinelli/Poggi, Del Monte/Mennillo, Zattera, Tuono Pettinato, Parisi e altri ancora.
Gli occhi non viaggiano solo su immagini, ma anche attraverso parole.
Così Zograf in versione giornalista intervista il disegnatore americano Ben Katchor, l’autore del prezioso L’ebreo di New York, il migliore ritratto del mondo ebraico americano dopo Eisner.

Menù:
Peter Kuper | Wostok | Stefano Zattera | Elettra Stamboulis &
Gianluca Costantini | Claudio Morici & Armin Barducci | Marta Poggi &
Riccardo Falcinelli |
Emory Douglass | u_net | Felipe Cava & Laura Peréz | Squaz | Paper
Resistance | Vittore Baroni | Max Andersson | Christian Del Monte &
Angelo Mennillo |
Boris Battaglia | Michele M. Serra | Leonardo Guardigli | Roland
Bruckner | Marta Fontolan | John Porcellino | Giovanni Barbieri |
Aleksandar Zograf |
Ben Katchor | Gary Panter | Emanuele | Clìo | Paolo Bacilieri |
Daniele Brolli | Nino Terremoto | Marcel Ruijters | Paolo Parisi |
Tuono Pettinato |

Premio di Narrativa "Favolando" 2008 31-1-08

Art. 1- L’Associazione culturale QUATTRO, in collaborazione con il CRAL del Comune di Milano, bandisce un Premio Letterario di Narrativa per bambini e ragazzi.
Il Premio è privo di qualsiasi finalità di lucro.

Art. 2 - Il Premio è articolato in tre sezioni:
Narrativa per bambini di 5-7 anni
Narrativa per ragazzi di 8-12 anni
Filastrocche.
Per la prima sezione, ogni concorrente può partecipare con non più di tre racconti inediti, ciascuno non superiore a 5000 battute, compresi gli spazi, da presentare in tre copie di cui una sola dovrà riportare nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico dell’autore.
Per la seconda sezione, ogni concorrente può partecipare con non più di tre racconti inediti non superiori a 8000 battute ciascuno, compresi gli spazi, da presentare in tre copie di cui una sola dovrà riportare nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico dell’autore.
Per la terza sezione, ogni concorrente può partecipare con non più di tre filastrocche inedite da presentare in tre copie di cui una sola dovrà riportare nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico dell’autore.
Non si accettano lavori scritti a mano e/o inviati via e-mail. Le opere devono essere scritte in lingua italiana.

Art. 3 – Alla spedizione dei testi, ogni concorrente dovrà allegare la seguente dichiarazione (già inserita nel Modulo di partecipazione) firmata: Dichiaro che le opere da me presentate al Premio FAVOLANDO 2008 sono opera di mia creazione personale, inedite, non premiate in altri concorsi. Sono consapevole che false attestazioni configurano un illecito perseguibile a norma di legge. Autorizzo fin da ora la pubblicazione, nelle forme e nelle quantità stabilite dagli organizzatori del Premio, dei testi eventualmente premiati o menzionati, rinunciando ai relativi diritti d‘autore.

Art. 4 – Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 31 gennaio 2008 al “CRAL del Comune di Milano, via Bezzecca 24 - 20135 Milano” (farà fede la data del timbro postale), oppure potranno essere consegnate a mano allo stesso indirizzo, specificando sulla busta “Concorso Favolando”.

Art. 5 - La quota di partecipazione (non rimborsabile) a titolo di contributo di segreteria e di lettura è fissata in Euro 12,00 per ogni singola sezione da versare sul CC. Postale N° 42773200 intestato ad ASSOCIAZIONE QUATTRO. Copia della ricevuta dovrà essere inoltrata unitamente alle opere e al tagliando di partecipazione, completato in ogni sua parte e debitamente firmato ove è richiesto.

Art. 6 - La Giuria è composta da:
Enrica Brunetti (formatrice) Presidente della Giuria
Emanuela Evi (docente scuola primaria)
Gaspare Grassa (presidente CRAL Comune di Milano)
Stefania Mannacio Colla (marionettista della Compagnia Gianni e Cosetta Colla)
Antonella Tripodi (docente scuola primaria)

Art. 7 - Ai primi due classificati di ciascuna sezione saranno assegnati:
al primo classificato: diploma e cinquanta copie della pubblicazione di cui all’art. 9;
al secondo classificato: diploma e trenta copie della pubblicazione di cui all’art. 9;

Art. 8 - Oltre ai premi di cui all’art. 7, un premio speciale sarà riservato al testo di ogni categoria selezionato da una speciale giuria formata da classi di Scuola Primaria e Secondaria di I grado. I testi premiati verranno inclusi nella pubblicazione di cui all’art. 9. Al primo classificato di ogni categoria saranno assegnati un diploma e venti copie della pubblicazione di cui all’articolo 9.

Art. 9 - I testi premiati ed altri eventuali meritevoli di menzione saranno pubblicati a cura degli organizzatori. Ai menzionati saranno inoltre assegnate cinque copie della pubblicazione.
I concorrenti rinunciano al diritto d’autore su tali pubblicazioni. La proprietà letteraria resta all'autore.

Art. 10 - Le decisioni della giuria sono inappellabili.

Art. 11 - Ai concorrenti premiati sarà inviata comunicazione scritta dell’esito del Premio entro il 20 aprile 2008 e contestualmente sarà comunicata la data e il luogo della cerimonia di premiazione. Entro la stessa data l’esito del concorso verrà reso noto sul sito dell’Associazione www.quattronet.it

Art. 12 - L’iscrizione al Premio comporta l’accettazione di tutte le norme contenute nel presente bando. La non accettazione anche di una sola di queste, annulla la partecipazione al Premio.

Segreteria del Premio: Associazione QUATTRO – viale Umbria 58, 20135 Milano – tel 02 45477609 – e mail: quattro@fastwebnet.it - sito: www.quattronet.it

Sulla lectio divina



di Padre Bernardo M. Gianni

Prima di riprendere la lettura e il commento del Vangelo di Luca, vogliamo soffermarci sulla ragione del leggere e dello scrivere e domandarci se può avere un senso che un gruppo di persone si metta nell'ascolto perseverante della parola del Signore. Ci sono anche ragioni del nostro tempo che ci inducono a sottolineare l'importanza del dono della parola. George Steiner, critico letterario e storico delle idee, nel suo libro "Vere presenze" riflette su un destino avverso a ciò che noi, come credenti, teniamo moltissimo, cioè sulla profonda correlazione fra la parola e la storia, e scrive: «In Occidente, la teologia e i suoi principali commenti - la metafisica, l'epistemologia e l'estetica - sono d'ordine "logocentrico". In altre parole, hanno come assioma fondamentale e preminente il concetto di una "presenza". Può essere la presenza di Dio; delle idee platoniche; dell'essenza aristotelica o tomista. Può essere la presenza dell'autoconsapevolezza di Decartes; della logica trascendentale di Kant o dell' "Essere" di Heidegger». Quello che noi diciamo nel nostro parlare, ascoltare, leggere, corrisponde ad un oggetto a un fatto storico o addirittura a un evento futuro come nella profezia. Ebbene, questa dimensione è stata messa in crisi da certe culture del Novecento, le quali, postulando antropologie della storia nel segno di una profonda frattura fra l'uomo e il mondo esterno, arrivano a ritenere che qualsiasi documento una volta che è stato scritto diventi un oggetto in sè, senza alcuna corrispondenza con il soggetto che l'ha scritto e senza alcuna possibilità di trasmettere una verità a qualcuno che oggi o domani leggerà questo testo.

In questa prospettiva, la fede in un Dio che sceglie la parola come strumento di relazione con l'uomo entra in crisi: le parole lette nella Bibbia o in altri testi non costituiscono più un tramite; l'uomo pensato da queste filosofie nichiliste sperimenta una drammatica solitudine. La nostra lectio vuole essere invece un paziente tentativo di scoprire nella fede, nello stare insieme, come la parola corrisponda ad un evento che è l'incarnazione del Signore Gesù: la Parola che si fa carne come attestano i Vangeli. George Steiner ci dice ancora: «La decostruzione (cioè il metodo critico con cui vengono affrontati i testi letterari) sfida questo presupposto di contenuto assicurato, di zavorra cognitiva (cioè l'idea che la parola è feconda, che porta con sè un significato)». Riprendendo il nostro itinerario biblico, leggiamo nel Salterio : «Questo si scriva per la generazione futura e un popolo nuovo darà lode al Signore» (Sal 102,19), dove il salmista esprime l'importanza che ha la Scrittura e invita a scrivere perché alcuni eventi fondanti dell'esperienza d'Israele, di una comunità, diventino qualcosa che trascritto possa attraversare il tempo ed essere letto un domani. Un altro spunto interessante è offerto dal testo della Sapienza: «… dal cielo offristi loro un pane già pronto senza fatica, capace di procurare ogni delizia…» (Sap 16, 20-21). Qui si evoca l'esperienza fondamentale d' Israele che è la liberazione dall'Egitto; è l'immagine della Parola come pane, nutrimento, capace di soddisfare ogni gusto, che arriva come dono che desidera essere gustato fino in fondo. La nostra lectio vuole essere anche un cammino di un gruppo di persone che cerca di riscoprire quanto sia ricca la gamma di desideri del nostro cuore. Una fede che non si accosta al testo biblico col desiderio di cercare un senso ai propri accadimenti, è una fede destinata a diventare semplice adesione ma non un'esperienza di vita.

La Scrittura è un'opera aperta e per la sua dimensione di fecondità, Gregorio Magno ci dice che la «divina parola cresce con chi legge». Per questa importanza della Scrittura, Dietrich Bonhoeffer - teologo cristiano martire nel carcere nazista di Flossembürg la mattina del sabato santo 1945 - nel testo «Vita comune» scrive: «La lettura continua dei libri biblici costringe chiunque sia disposto ad ascoltare, a farsi trovare là dove Dio ha agito per la salvezza dell'uomo una volta per tutte. (Questo è molto importante: si scrivono gli eventi fondanti della storia d'Israele che raggiungiamo attraverso la lettura; lo Spirito Santo ci riporta al centro di questi eventi fondamentali anche per il nostro oggi e per il nostro futuro). Proprio la lettura liturgica ci presenta in modo del tutto nuovo i libri storici della Sacra Scrittura. (Nell'eucaristia, quando ci cibiamo del corpo e del sangue di Gesù torniamo nel santo Cenacolo, sul Calvario; ci riaccostiamo al quel Sepolcro vuoto e ripartiamo per dire: mistero della fede). Diventiamo partecipi di ciò che un tempo accadde per la nostra salvezza, ci dimentichiamo di noi stessi e ci perdiamo… nella traversata del deserto… sprofondiamo nel dubbio e nella mancanza di fede insieme con Israele, e rinnoviamo l'esperienza dell'aiuto e della fedeltà di Dio… È più importante la morte di Gesù che non la mia morte; la risurrezione di Gesù Cristo dai morti è l'unico motivo della mia speranza di risorgere anch'io al giudizio finale».

Perché la nostra fede sia autentica dobbiamo tenere presenti questi punti di riferimento e che la vita diventi interpretabile, che è l'opposto del dramma del decostruttivismo del nostro tempo, dove qualsiasi evento, qualsiasi parola, non ha più potenzialità di senso e di significato. Questa confidenza con la Parola si può dire in sintesi una lettura unificata della realtà - che non significa una lettura uniforme o univoca - dove il Signore Gesù è la chiave interpretativa della molteplicità degli eventi che ci conduce oltre la solitudine del non ascolto. Dice Paolo: «niente è senza voce» (1Cor 14,16). Il credente ha l'obbligo morale di ascoltare chiunque; di non aver paura di ciò che è al di fuori delle nostre chiese; perché in una logica di fede, di ascolto, di pazienza, possiamo veramente scoprire come «niente è senza voce».

Si ricorda che il prossimo incontro di lectio divina si terrà venerdì 26 ottobre 2007, alle ore 18.40, nel locale situato sopra l'Archivio Storico delle Porte Sante, ingresso a sinistra della Basilica di San Miniato al Monte.

Notizie dalla Lectio

a cura della Redazione
Comunicato n. 39

Seminario Tondelli a Correggio 14-15 dic


Comune di Correggio – Assessorato alla cultura - I.S.E.C.S
Biblioteca “Giulio Einaudi”
Centro di documentazione “Pier Vittorio Tondelli”

Seminario Tondelli – VII edizione (2007)

Il Centro di documentazione "Pier Vittorio Tondelli" organizza la settima edizione del Seminario Tondelli.
Esso ha l’obiettivo di riunire studenti (laureandi o dottorandi) e giovani ricercatori per dare loro l’opportunità di uno scambio e di un confronto su temi di ricerca e di approfondimento.

L’incontro, che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 14 dicembre ed eventualmente proseguirà nella mattinata di sabato 15, prevede relazioni della durata massima di venti minuti
e un adeguato spazio dedicato al dibattito.
Gli interventi verranno raccolti e pubblicati on line sul sito ufficiale del Centro (http://tondelli.comune.correggio.re.it) sotto forma di Atti (sono già disponibili quelli delle precedenti edizioni).

La lingua ufficiale del Seminario è l’italiano.

La responsabilità scientifica dell'iniziativa è affidata al professor Antonio Spadaro (Università Gregoriana, Roma), al quale è delegata la selezione delle proposte di intervento sulla base
degli argomenti e dei tempi.

Coloro che sono interessati a partecipare sono pregati di inviare entro il 18 novembre all’indirizzo tondelliana@yahoogroups.com la loro proposta di intervento con un breve riassunto (300-400 parole) dell’argomento. Il testo deve essere inviato non in allegato (che non sarà aperto) ma nel corpo della stessa e-mail.
Entro il 30 novembre verrà inviata la conferma e il programma del Seminario.

I ricercatori e gli studenti che interverranno con una relazione saranno ospitati dal Comune di Correggio.

Colgo l'occasione per anticipare che nei giorni 14 e 15 dicembre si svolgeranno anche altre iniziative, nell'ambito delle consuete Giornate Tondelli.

Nella speranza che anche questa nuova edizione del Seminario registri un’ampia e qualificata partecipazione, mi è gradito porgere i migliori saluti.


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Viller Masoni
Biblioteca Comunale "Giulio Einaudi"
Centro di documentazione "Pier Vittorio Tondelli"
Palazzo dei Principi - Corso Cavour, 7
42015 Correggio (RE)
tel. 0522.693296 - fax 0522.641105
e mail vmasoni@comune.correggio.re.it

martedì 23 ottobre 2007

Intersezioni babeliche a Udine 26-10


Intersezioni babeliche racconta i motivi per i quali molti importanti autori del nostro tempo sono stati costretti o hanno scelto di parlare e scrivere in più lingue. Dalle vite di questi autori emerge una ricchezza personale, affettiva e sociale che si riverbera attraverso le tante lingue della loro vita e della loro letteratura. Il libro raccoglie i saggi di: Leo Zanier (su Agota Kristof), Bozidar Stanisic (su Ivo Andric), Angelo Floramo (su Boris Pahor), Manuela Bisconcin (su Andrea Camilleri), Akessandra Kersevan (su Pier Paolo Pasolini), Mauro Daltin (su George Orwell) e un forum a cura di Melita Richter con gli interventi di Vesna Stanic, Marija Mitrovic, Barbara Serdakowski, Mihai Mircea Butcovan.


Edizioni Kappa Vu
via Bertiolo 4 - 33100 Udine
Tel: 0432530540
www.kappavu.it
info@kappavu.it

Com’è andata con Claudia Cardinale (coincidenze)

di Corrado Giamboni


murales di Eron

Non credo di essermi mai addentrato così tanto a S. Giuliano con la macchina fotografica, prima di quel giorno. Ventiquattro ore dopo aver fotografato questo murales di Eron, che devo ancora capire chi sia, ho incontrato per la prima volta, e forse l’ultima, Claudia Cardinale.
Ho potuto così ringraziarla di persona per quella scena di 8½, per me importante, dove lei parla col regista in crisi, in quel luogo deserto e disabitato, lunare, come fuori dal mondo, e del resto anche la sua bellezza sembra essere venuta da altrove, e dove lei risponde al regista in crisi sempre con la stessa frase: “Perché non sa voler bene”. Una scena importante per me perché legata a un momento di cambiamento.
L’ho ringraziata, accennandole anche qualche particolare della mia situazione di quel momento, di quei vent’anni, e lei sembrava essere piuttosto presa dal mio racconto, mi ascoltava con attenzione. Claudia Cardinale ascoltava me con attenzione per qualche minuto, forse quattro. Una cosa personale, un atto dovuto, visto che c’era l’occasione. Così come l’autografo, subito dopo, prima che venissero a portarla via.
Comunque poi l’abbiamo rivista al Grand Hotel, dove avevamo deciso di fermarci, creando appunto l’occasione, nonostante i bagagli già pronti per il ritorno a Mantova.
Claudia invece abita a Parigi e ci ha invitati, ma noi le abbiamo detto che non potevamo andare. Scherzo.
E’ che la Publiphono, quella mattina in spiaggia aveva comunicato che la sera stessa ci sarebbe stata la proiezione di 8½, presentata appunto da Claudia Cardinale. Proprio il giorno che dovevamo partire, mannaggia.
Sembrava un’occasione unica, per la quale forse valeva la pena di fermarsi un giorno in più, malgrado le valige fatte.
Ma non di nuovo dai tuoi, dice Beatrice, che hanno appena tirato il fiato, semmai al Grand Hotel.
Figurati.
Intanto andiamo.
Così, al ritorno dalla spiaggia, dopo essere passati davanti al Grand Hotel con le tenute da mare e la borsa degli asciugamani e tutto, direzione macchina, Giovanni si infila nel giardino, dicendo che ci passa sempre coi nonni, che si può.
Bene, allora entriamo.
Beatrice è già nella hall, si guarda attorno come fanno i turisti.
Ci sono in giro molti fotografi in assetto di scatto.
Guardando l’ orologio chiediamo quando arriva la Cardinale.
Dovrebbe essere qui a momenti, ci fanno, e Beatrice mi spedisce a liberarmi di asciugamani e materassini, da mettere in macchina. Torno appena in tempo per vedere Claudia Cardinale infilarsi dentro la hall del Grand Hotel, con Beatrice e bambini al seguito, che mi fanno cenno di muovermi.
Noi con la nostra tenuta da spiaggia ci accomodiamo nella sala della conferenza stampa, mentre Giovanni e Serena provano a dare inizio anzitempo al rinfresco, bloccati dal personale. La hostess preposta mi si avvicinava chiedendomi gentilmente chi sono e quale testata rappresento, e io le rispondo che in quel momento non rappresento nessun giornale, ma solo me stesso. Ben detto.
Dopo la conferenza stampa decidiamo di restare anche noi al Grand Hotel, come Claudia Cardinale, di farci questo regalo. Se non era per Beatrice non succedeva. Un riminese che si ferma al Grand Hotel. Però ne vale la pena, vedere dall’alto le cose che conosci. Un esercizio di cambio di punto di vista. Andare alla spiaggia di fianco alla solita spiaggia, però è quella del Grand Hotel. Svegliarsi la mattina e prima della supercolazione andare in piscina e guardare di fuori e vedere che è dove passi sempre, dove sei sempre passato, dove hai lavorato quando ancora si chiamava bar Clara.
Tra l’altro ci hanno fatto un prezzo da last minute.
Finita la conferenza stampa, Giovanni ha chiesto alla Cardinale se è divertente fare l’attrice. Serena invece le ha fatto notare che non si fuma. Lei le ha risposto che glielo aveva insegnato Luchino Visconti, ma Serena non era convinta e glielo ha fatto notare di nuovo, anche la sera, prima di andare alla presentazione del film.
A pranzo, al Biobar, abbiamo incontrato Pepe, dopo anni. Adesso è il legale del Grand Hotel. Che coincidenza. Ci ha raccontato tante cose, dopo anni che non ci si vedeva.
Poi la sera la visione del film, dagli Agostiniani, all’aperto, con i miei genitori che per fortuna ci avevano tenuto il posto, e i Bianchi che ci avevano tenuto i bambini, altrimenti non sarebbe mica stato possibile.
La proiezione di uno dei film più belli, all’aperto, d’estate, in alto le stelle; un tipo cafone seduto davanti a noi che parla al cellulare durante il film e che col secondo tempo sparisce.
Il ritorno a prendere i bambini, e poi il ritorno nella nostra suite. Alcuni memorabili ricordi miei e di Beatrice di quel soggiorno di una notte di mezza estate al Grand Hotel.
Quella notte moriva don Tullio Contiero, il 3 luglio 2006.

Concorso di prosa ‘L'EUROPA’ 29 feb 08

FONDAZIONE ATHENA PER LO SVILUPPO
In occasione del 50° anniversario del Trattato di Roma, che ha avviato il processo di
integrazione politica ed economica dell'Europa, la Fondazione Athena per lo Sviluppo
di Torino, bandisce il concorso nazionale di prosa "L'Europa", e approva il seguente
regolamento.

ART. 1
Il Concorso è aperto ad autori italiani e stranieri residenti in Italia, che abbiano
compiuto i 16 anni di età, e si articola in un'unica sezione: PROSA INEDITA IN LINGUA ITALIANA.

ART. 2
Si partecipa con un racconto in lingua italiana sul tema dell'Europa. Lo sviluppo del
tema è totalmente libero nel quadro di un riferimento al concetto di Europa, che può
essere affrontato dal punto di vista storico, culturale, politico esistenziale ecc. A livello meramente indicativo il racconto può sviluppare uno dei seguenti temi:
- Il viaggio;
- Il confine;
- La guerra;
- Lo straniero;
- La civiltà;
- Il Mediterraneo;
- Lo sport;
- La religione;
- La decadenza;
- L’arte.

Il numero totale di caratteri (spazi compresi) per ciascun racconto dovrà essere
compreso tra i 9.000 e i 27.000.

L'opera dovrà essere inviata in n. 5 copie dattiloscritte ed una copia per posta elettronica all'indirizzo: info@athenasviluppo.org

ART. 3
La partecipazione al Concorso è gratuita.

ART. 4
Le opere dovranno essere recapitate a mezzo posta entro il 29 febbraio 2008, al
seguente indirizzo: Fondazione Athena per lo Sviluppo, Via Viotti, 2 - 10121 Torino,
specificando sulla busta la dicitura ‘Concorso di Prosa "L'Europa"'. Il plico dovrà
contenere, oltre a quanto previsto all'art. 2, una ulteriore nota nella quale saranno scritti: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, indirizzo di posta elettronica, brevi note biografiche: curriculum vitae, titolo di studio, pubblicazioni effettuate (volumi, poesie, narrativa, saggi critici, articoli ecc.), del candidato.

ART. 5
Saranno assegnati i seguenti premi: la Fondazione promotrice si impegna a pubblicare in volume, presso l’editore LietoColle (progetto editoriale “provvisorie orme”), le opere ritenute migliori ad insindacabile giudizio della Giuria del Concorso, per un numero variabile da cinque a dieci racconti. Il volume di cui sopra porterà il titolo del racconto che risulterà vincitore (o primo classificato).
Premi speciali e segnalazioni possono essere conferiti a discrezione della Giuria.

ART. 6
La cerimonia di premiazione è aperta a tutti i partecipanti al concorso e si svolgerà il 9 maggio 2008 “Festa dell’Europa”, nell’ambito di una serata dedicata al tema
dell’Europa, organizzata dalla Fondazione Athena per lo Sviluppo di Torino.

ART. 7
La Segreteria pubblicherà il luogo della premiazione sul sito della Fondazione e della Casa Editrice LietoColle e ne darà comunicazione scritta ai finalisti del premio tra i quali saranno nominati i vincitori durante la cerimonia di premiazione.

ART. 8
La Giuria del Concorso è composta come segue:
BALDI Martino (Scrittore e Saggista)
GIOVANNUZZI Stefano (Professore di Letteratura Italiana Contemporanea, Facoltà di
Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Torino)
MELILLO Antonio (Scrittore, Curatore del progetto editoriale “provvisorie orme”
LietoColle, Responsabile Dipartimento Cultura Fondazione Athena per lo Sviluppo)
MONTANELLI Seia (Consulente editoriale, Redattrice delle riviste letterarie Stilos e
Origine)
SANTINATO Armando (Scrittore e Redattore della rivista di formazione e cultura Vernice)
SCIARAFFA Claudio (Scrittore, Curatore del progetto editoriale “provvisorie orme”
LietoColle, Associazione Poesia Attiva)
STANGALINO Chiara (Documentarista e Consulente editoriale)
Segreteria:
BERTINETTI Simona (Dipartimento Cultura Fondazione Athena per lo Sviluppo, dott.ssa
in Multimedialità e Discipline dell’Arte, Musica e Spettacolo)
Il giudizio della giuria è insindacabile e inappellabile.

ART. 9
L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali furti, smarrimenti o danni
che dovessero essere causati alle opere.

ART. 10
Con la partecipazione al Concorso, ogni autore garantirà, assumendosi ogni responsabilità morale e legale, che il materiale inviato è inedito, frutto esclusivamente del proprio ingegno e non gravato da diritti altrui.

ART. 11
Le opere presentate non saranno in ogni caso restituite. Tali opere resteranno a
disposizione dell’organizzazione per essere utilizzate ai fini della pubblicazione, ovvero per scopi culturali e/o promozionali, nonché a fini archivistici.

ART. 12
Tutela dei dati personali: ai sensi della legge n° 196/2003, la segreteria dichiara che il trattamento dei dati dei partecipanti al concorso è finalizzato unicamente alla gestione e diffusione del premio e all’invio di eventuali iniziative future da parte dei promotori del premio stesso. Si fa presente che con l’invio dei testi letterari l’interessato acconsente al trattamento dei dati personali.

ART. 13
La partecipazione al Concorso implica l'accettazione integrale del presente regolamento.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste a mezzo posta elettronica al seguente indirizzo: info@athenasviluppo.org, www.athenasviluppo.org e www.lietocolle.com o telefonando al numero della Fondazione 011/5694451.

lunedì 22 ottobre 2007

I ferri del mestiere

DISPENSER :: PICCOLO DISTRIBUTORE DI CORSI E PERCORSI::


I FERRI DEL MESTIERE
Workshop di scrittura narrativa con Davide Bregola
Venerdì 16 novembra 2007 dalle 15.30 alle 18.30
Sabato 17 novembre 2007 dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30
Domenica 18 novembre 2007 dalle 10 alle 13
sede: Moquette Shop Bar - Via Baratti 47 - Forlì
Costo: 100 euro intero 90 euro studenti

Tre incontri propedeutici intitolati "I ferri del mestiere" dove, in modo approfondito, svolgerò i seguenti temi: 1- INIZIO: Arte retorica degli antichi e organizzazione di un corpo narrativo. -SVILUPPO: di tutto un plot. Le trame possibili per la stesura di un testo. 3-FINALE: Tutti i modi per chiudere un racconto. Attraverso tecniche ormai codificate cercherò di dare qualche suggerimento per portare a termine in modo consapevole un testo narrativo breve che potrebbe anche prevedere sviluppi più articolati e lunghi. Il Laboratorio sarebbe aperto ad adulti e studenti delle scuole superiori.
Non è necessario partecipare con l'idea di scrivere un romanzo. Così come sarà strutturato il laboratorio potranno partecipare e aderire anche lettori che vorranno essere più consapevoli della qualità dei libri che leggono.


Davide Bregola (1971) abita in provincia di Mantova. Si occupa di scrittura migrante e per l'Università La Sapienza -direttore di collana il professor Armando Gnisci, comparatista- ha scritto "Il catalogo delle voci", (Isernia, 2005) e "Da qui verso casa" (Roma, 2002), ossia interviste e colloqui con poeti e scrittori migranti.
Ha scritto narrativa nei libri "Racconti felici" e "La cultura enciclopedica dell'autodidatta" per Sironi editore. Scrive sulle pagine culturali di Rolling Stone e GQ.



SONO APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI E AI LABORATORI DISPENSER (QUOTE STUDENTI SCONTATE)
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI:

Lunedì e Mercoledì dalle 16.00 alle 19.00
Sabato dalle 10.00 alle 13.00
Presso Coop.Kallimachus , Via Pelacano 136 Forlì
Tel. 0543 707070

dispenser.kallimachus.com (download materiale informativo QUI)
Email: dispenser@kallimachus.com

Storie con un altro finale a Genova 27-10



cliccare sull'immagine per ingrandirla
scheda libro qui

Buoi alla Torre 28-10


Circolo Culturale Giordano Pollini
IN COLLABORAZIONE CON
L’ AZIENDA BIOLOGICA “LE CRETE DI MONTENOVO”

CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI SAN MAURO PASCOLI
E IL CONTRIBUTO DI SAMMAUROINDUSTRIA


GIORDANO POLLINI
BUOI ALLA TORRE
(1900-1950)
(A CURA DI FRANCO POLLINI, SOCIETA’ EDITRICE “IL PONTE VECCHIO”, 2007)


PRESENTAZIONE

DOMENICA 28 OTTOBRE 2007 ORE 16
BIBLIOTECA COMUNALE IN SAN MAURO PASCOLI


INTERVENGONO
GIANFRANCO MIRO GORI, SINDACO DI SAN MAURO PASCOLI
WERTHER COLONNA, PRESIDENTE SAMMAUROINDUSTRIA
PIERO MARONI
FRANCO POLLINI

ANGELA BAVIERA E GABRIELE MARCHESINI
LEGGONO POESIE DI GIOVANNI PASCOLI

Nazareno Luciani in mostra fino 6 nov




GABRIELE CAPPELLETTI arte contemporanea

presenta

NAZARENO LUCIANI

La memoria che viene alla pittura

La Galleria Gabriele Cappelletti presenta la personale di Nazareno Luciani. In mostra l’ultimo ciclo di opere dell’artista marchigiano dove centrale diventa la cancellazione. Il bianco è utilizzato da Luciani come mezzo per comunicare l’assenza, la perdita, il vuoto e, questa volontà di negazione, di oblio, interviene su quella sempre presente del ricordo, in un tentativo di cancellare il tempo che insistentemente ritorna. E, da sempre, l’arte di Luciani si lega alla memoria, individuando in una sola l’immagine che ritorna dal passato. Il suo affiorare alla mente si attesta come un atto di totale indipendenza dell’immagine dal suo artefice attribuendo ad essa le caratteristiche stesse della creazione artistica. Questo è Oho. Una creatura che ricorda vagamente la sagoma di un animale e che, come affermato dal curatore in catalogo: “è l’immagine – indice di come la memoria possa venire alla pittura”.

INAUGURAZIONE SABATO 20 OTTOBRE 2007
ORE 18.30

“L’elemento più arcaico, archeologico, miticamente perduto, evocato dall’impronta preistorica di Oho” scrive Massimo Recalcati “viene integrato da Luciani in una lirica informale che richiama per certi versi la grande esperienza dell’espressionismo astratto del secondo Novecento. Ma nel pittore marchigiano, diversamente da quell’esperienza, c’è più nostalgia che esplosività gestuale, più smarrimento che azione impetuosa, più memoria struggente che lacerazione drammatica. La tumultuosità espressiva si trasfigura in un sentimento più temperato, in una evocazione dell’abisso che non pone in primo piano la vertigine e lo smembramento, ma una poesia del ricordo e, soprattutto del perdersi, del perdere se stessi, la propria identità narcisistica e in questo perdersi accedere ad un altro possibile incontro col mondo”.

Scheda tecnica

autore: Nazareno Luciani

titolo: La memoria che viene alla pittura

cura: Massimo Recalcati

durata: 20 ottobre - 6 novembre 2007

luogo: Galleria Gabriele Cappelletti via Brera, 4 Milano 20121

info: tel. 02.86466120 fax 02.48303488
galleria@gabrielecappelletti.com
www.gabrielecappelletti.com

catalogo: Edizioni Archiservice
intervento poetico in catalogo di Francesco Scarabocchi
testo critico in catalogo Massimo Recalcati

mercoledì 17 ottobre 2007

Diversità apparenti in Radio Radio 17 ott

Questa sera verso le 22.50/23.00
durante ATTENTI AL LUPO condotto da ALBERTO LORI (nostro contatto Valeria Ercoli), saranno in collegamento
telefonico Carla De Angelis e Stefano per il libro Diversità Apparenti

ascolta l'intervista www.faraeditore.it/carla%20de%20angelis.mp3

v. anche qui

Radio FM 104.500 MHz Roma Rieti Frosinone Latina e Province Provincia Sud di Viterbo Costa Sarda Orientale

99.500 MHz Rieti e Provincia

96.000 MHz A1 da Colleferro a Frosinone

102.300 MHz Civitavecchia

100.300 MHz Cagliari e Provincia

92.900 MHz Viterbo e Provincia

100.100 MHz Valle del Salto

Web www.RADIORADIO.it

RADIO RADIO trasmette con successo da diversi anni con la nuova tecnologia di trasmissione digitale DAB/DMB Digital Multimedia Broadcasting. In tutta Italia sono attivi gli impianti di trasmissione digitale di RADIO RADIO che possono essere ricevuti con i moderni apparecchi con tecnologia DAB/DMB oppure attraverso l'installazione di moduli aggiuntivi. La ricezione digitale non è legata alla conoscenza delle frequenze di trasmissione come avviene per la Modulazione di Frequenza (FM). A titolo informativo, segnaliamo che le trasmissioni digitali avvengono sul Canale 9D

Open day con il Teatro del Cartoccio


La Compagnia Teatro del Cartoccio

PER “FÓLI TE SCARTÒZ”

RASSEGNA TEATRALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL DIALETTO NEI BAMBINI

presenta

“La fóla ‘d Pignichirél”
Lettura in lingua dialettale animata da burattini, filastrocche e musica
liberamente ispirata all’omonima novellina popolare

Conta-storie Attilia Pagliarani
Canta-storie Liana Mussoni
Anima-storie Rosetta Tolomelli

Suoni e allestimento scene Lucia Ferrini

Regia Liana Mussoni

Il fascino di una antica fiaba popolare si unisce alla magia dei burattini e al piacere di raccontare storie nella lingua dei nostri nonni per avvicinare i bambini a suoni che svelano un mondo carico di immagini poetiche di grande potenza espressiva ed affettiva facendoli sentire parte della natura e contemporaneamente della comunità in cui vivono e sognano.

DOMENICA 21 OTTOBRE 2007 ORE 15,30
- OPEN DAY DELLE BIBLIOTECHE –

DURATA 50’- ETA’ CONSIGLIATA DAI 4 AI 10 ANNI –

BIBLIOTECA COMUNALE “A. BALDINI”
VIA CAVALLOTTI, 3 SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

INGRESSO GRATUITO

Chiara Cretella a Firenze


Mercoledì 17 ottobre - ore 22
Libreria Café LA CITE' - Via Borgo S. Frediano 20 R Firenze

Presentazione del libro "Annunciazione in metropolitana" (Fazi, 2007)
di CHIARA CRETELLA
introduce Alessandro Raveggi interviene Federico Tomasello.
Seguiranno letture dell'autrice.

"Che sia il decadentismo lo strumento culturale più adatto a descrivere una generazione che non ha vissuto gli anni della rivolta e non riesce ad accettare quelli della restaurazione? Chiara Cretella sembra optare per questa sorprendente chiave di lettura... descrive un’età intermedia tutta al femminile, anche quando il maschile vi si mescola. Nessuno, in anni recenti, aveva tentato impresa analoga - descrivere Termidoro - con pari efficacia filosofica e di scrittura."
(Valerio Evangelisti)


Prosegue tutta al femminile la rassegna letteraria OMERO 2.0 a cura di Alessandro Raveggi e Vanni Santoni. Ospite la scrittrice bolognese Chiara Cretella. Prosatrice, poetessa, ma anche critica (letteraria e sociale) e performer, l'autrice ci presenta, introdotta da Alessandro Raveggi, il suo recente libro uscito per Fazi: "Annunciazione in Metropolitana". Un cantico alla caduta in una Milano gotica. Una sconcertante analisi dei turbamenti giovanili, nell'epoca di una sessualità inorganica e artificiale. Scritto con uno stile raffinato di un'atmosfera ottocentesca ed estraniante, contaminata dal degrado urbano in cui l'unica forma di resistenza artistica diventa il palcoscenico del corpo.

Leanna ha ventiquattro anni e cerca la sua annunciazione per le strade di Milano. Si è appena laureata in scienze politiche con una tesi sul femminismo e fa la modella all'Accademia, per mantenersi. Un giorno, mentre assiste al funerale di suo padre, un politico della Prima Repubblica corrotto e inquisito per tangenti, incontra Alfredo, che la porta nella sua casa-prigione. Alfredo trascorre le giornate nei cimiteri, parla con i becchini, vaga tra tombe e lapidi, alla ricerca di un segreto che lo approssimi al mistero della vita. È un body artist, spinge il dolore e la solitudine all'estremo artistico. Vuole un compagno di giochi, qualcuno che lo aiuti a creare la sua opera d'arte, la grandiosa performance finale... Solo la crudeltà è amorevole.


prossimo appuntamento OMERO 2.0
mercoledì 24 ottobre - ore 19 - Libreria Café La CITE'
Presentazione dei libri "Polialcoli" (Empiria) e "Variazioni Carducci" (Zona)
di LORENZO DURANTE
introducono Tommaso Lisa e Federico Scaramuccia
segue performance de IperVersi

info libreria
LIBRERIA CAFE' LA CITE'
Interno 4 - Firenze
Borgo San Frediano 20rosso
50124 Firenze
tel: +39 055 210387
web: www.lacitelibreria.info
mail: info@lacitelibreria.info


Chiara Cretella è nata nel 1976 a Pescara. Dottore di Ricerca in Italianistica, collabora alla cattedra di Letteratura Italiana Contemporanea del Dams di Bologna come Cultore della materia. Si occupa a livello specialistico e giornalistico di critica d'arte, controculture, poesia e narrativa. È caporedattrice della rivista di poesia e studi di genere «Le voci della luna». Tra le sue pubblicazioni il romanzo Gli insetti sono al di là della mia compassione (Pendragon 2003); la curatela del volume di Camillo Boito, Senso. Storielle vane (Allori 2005); il romanzo Annunciazione in metropolitana (Fazi 2007); la curatela del volume di Camillo Boito, Storielle vane (Pendragon, 2007), la curatela, con Piero Pieri, di un Atlante dei movimenti culturali dell'Emilia-Romagna 1968-2007 in 3 volumi (CLUEB, 2007). È autrice di molti saggi in volume e atti di convegno (sulle neoavanguardie, sulle iconografie femminili, sull'arte contemporanea, sulle scritture carcerarie, sulle espressioni culturali dei movimenti politici degli anni Settanta, sulla letteratura dell'Ottocento ecc.), cui alterna una vasta attività giornalistica.

Associazione Culturale Teatro dell’Esausto
ufficio stampa & promozione Silvia Tesone – cell.: 333 58 37 354
e-mail: info@teatrodellesausto.org - website: >http://www.teatrodellesausto.org

OMERO 2.0 è realizzato col contributo dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Firenze

venerdì 12 ottobre 2007

La pagliuzza e al trave a Palermo 26-10

di Davide Romano

Presentazione del libro:

LA PAGLIUZZA E LA TRAVE
Indagine sul cattolicesimo contemporaneo

Presentazione di Marcelle Padovani
Prefazione di Anna La Rosa
Con un contributo di don Vitaliano della Sala
(La Zisa, pp. 152, euro 12, ISBN 978-888128091-9)

Venerdi, 26 ottobre 2007, ore 20.00

Presso il “Centro della Comunità Evangelica Luterana”
Via Grotte Bianche, 7
CATANIA

L´autore sarà presente.
Presentazione del libro: Pastore Francesco Sciotto, Chiesa Evangelica Valdese e Chiesa Evangelica Battista, Catania
Interventi: Don Salvatore Resca, Parrocchia S. Pietro e Paolo, Catania
Pastora Christa Wolf, Chiesa Evangelica Luterana di Sicilia
Moderatore: Giuseppe Prigiotti, presidente del SAE (Segretariato attività ecumeniche)


Le due anime della Chiesa: i banchieri e i francescani
di Augusto Cavadi («la Repubblica-Palermo», 9 ottobre 2007)

«Che cosa prova "un cittadino europeo, sbarcato in un'isola piena di misteri, di contraddizioni, di cupezza" come la Sicilia? Marcelle Padovani, nota per aver firmato con Falcone Cose di Cosa nostra, risponde: " il dilemma tragico, ma fecondo: essere un vigliacco o un eroe in tutti i gesti della quotidianità". La risposta, contenuta nella sua presentazione al libro di Davide Romano La pagliuzza e la trave (La Zisa), dà una delle due chiavi di lettura principali. Perché la raccolta di articoli e interviste e brevi del giornalista palermitano non è solo una rivisitazione di alcuni protagonisti cattolici del "laboratorio" siciliano: come annunzia già il sottotitolo (Indagine sul cattolicesimo contemporaneo), essa intende presentarsi, più ambiziosamente, come un saggio di informazione laica sul cattolicesimo nazionale. E Dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno in una fase storica in cui del cattolicesimo o parlano (quasi sempre apologeticamente) i cattolici o nessuno.
Ma che significa visitare il cattolicesimo con occhi laici? Leggendo queste pagine si intuisce che non si tratta di invertire il registro agiografico in prospettiva polemica: piuttosto di cercare di fotografare l'oggetto dello studio in maniera onesta, rispettando la varietà (talora persino contraddittoria) dei pezzi che costituiscono questo strano puzzle. Perché il cattolicesimo contemporaneo non è un blocco monolitico: è costituito da politici che in nome della religione tessono legami con i poteri forti (mafia non esclusa), ma anche da preti che in nome del vangelo denunziano quegli stessi poteri al punto da rimetterci la vita. E' costituito da monsignori che vivono, da diplomatici e da banchieri, tra diplomatici e banchieri; ma anche da uomini e donne, senza nessuna investitura ecclesiastica istituzionale, che per fedeltà al battesimo lavorano quotidianamente - in sincera solidarietà con uomini e donne del proprio tempo che non si riconoscono in nessuna confessione religiosa - per costruire una società meno ingiusta e meno infelice.
Questa poliedricità del cattolicesimo è già, in qualche modo, esemplificata in due testi che introducono al libro. E' il cattolicesimo di chi, come Anna la Rosa, ritiene appropriata l'espressione "Chiesa viva e giovane" per designare la chiesa, un po' azzoppata, che Giovanni Paolo II ha consegnato a Benedetto XVI dopo più di un ventennio di dura repressione del dissenso interno (anche a costo di perdere quasi tutte le firme più prestigiose della teologia del XX secolo); ed è il cattolicesimo di chi, come don Vitaliano La Scala, protesta accoratamente contro l'attuale gerarchia che "sa solo pronunciare i suoi eterni, anacronistici e indiscutibili 'no' di fronte a qualsiasi richiesta di apertura che viene dalla base", dando però l'impressione che per lui l'andazzo possa mutare anche senza rimettere in discussione il quadro teologico-dogmatico di fondo.
Uno sguardo laico sul cattolicesimo non censura nessuno di questi aspetti e scopre che persino nella stessa persona possono registrarsi mutamenti sorprendenti. "Al di sopra del papa resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell'autorità ecclesiastica": chi attribuirebbe oggi questa frase del 1967 al suo vero autore, il perito conciliare tedesco Joseph Ratzinger?

Davide Romano è un giovane giornalista free - lance che vive ed opera a Palermo (cura alcuni uffici stampa e collabora con testate giornalistiche regionali e nazionali ). Questa raccolta di scritti (La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo tradizionale, La Zisa, pagine 152, euro 12) contiene, fra l'altro, un'intervista al cardinal Tonini, al vescovo di Trapani Micciché, a don Francesco Michele Stabile, nonchè il testo dell'orazione funebre pronunciata nel 1976 dal vescovo di Ragusa, mons. Angelo Rizzo, alle esequie di Calogero Volpe (deputato democristiano e suo

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Davide Romano - giornalista free-lance
e-mail: davide.romano71@tiscali.it -
davideromano@email.it

Foto dell'incontro romano su Diversità apparenti

qui

giovedì 11 ottobre 2007

…/faranews 94



È uscito il numero di ottobre qui
(illustrazione qui sopra di Patrizia Casadei)

Numero 94
Ottobre 2007
Editoriale: Ombre e radici, normalità e follia…

… di questo ci parla nel suo vivido racconto Subhaga Gaetano Failla e proseguiamo con un racconto empatico sulle apparenze vs le presenze di peso di Marco Bottoni, proseguiamo con i begli echi poetici di Enrica Musio e la caustica ironia di Giovanni Tuzet. Abbiamo poi l'avvincente racconto di Vesna Andrejevic che ci ricorda che “l’inizio di ogni viaggio sta nella nostra ignoranza” e infine la sempre illuminante lectio lucana di padre Bernardo M. Gianni. Buona lettura!

mercoledì 10 ottobre 2007

Novità da Oboesommerso



Cari amici,
dopo una lunga pausa, riprende progetto lettura. L'ospite di progetto lettura n. 31 è Chiara Daino che contribuisce con tre testi tratti dal suo romanzo La Merca (letture Daino/Sannelli).

Hanno aderito a questa seconda "tornata", già una decina di autori circa e altri stanno per essere contattati. Il principio è sempre lo stesso: dare voce ad autori già affermati nel web e "fuori", contemporaneamente a "nuove" voci. Ci sarà spazio anche per autori latinensi, spero. Ogni autore sarà ospitato per circa una settimana. Vi informo, inoltre, dell'idea di dar vita, a fine progetto, ad un cd con tutti gli autori e le loro letture, ospitate in "progetto lettura", in modo da amplificare il tentativo di "contaminazione": lasciarsi contaminare da tanti autori e tanti stili e interpretazioni diverse, senza remora alcuna. Sarà ovviamente un cd "casareccio" e privato. Una sorta di ringraziamento ad ogni autore che ha partecipato e parteciperà al progetto.
Voglio inoltre ringraziare tutte quelle persone che con il loro apporto danno un contributo decisivo al progetto, che vive non solo del "reclutamento" degli autori ma anche di altro… ufficialmente e non, si sono rese disponibili a collaborare, seppur, in alcuni casi, sporadicamente e che continueranno, senza "impegno" alcuno, a contribuire insieme ad altri che si sono resi disponibile a collaborare per il futuro: Anila Resuli, Alivento, Tonino Vasselli, Enrico Cequiglini in particolare, e ancora Iole Toini, Rita Bonomo, Massimo Sannelli, Antonio Fiori e (x?).
Resto a disposizione per qualsiasi consiglio e/o suggerimento.
Se avete autori interessanti da proporre sarò felice.

Un caro saluto e buon ascolto,
roberto

oboesommerso.splinder.com

Grande successo

all'apertura di Chilometri di tonnellate (da Il Quotidiano)


Il cubo di Paolini (etichettadiscografica)
www.youtube.com/watch?v=ktlKuEBWuMc

LA GRU: Le "Satire cyborg" di Flavio Santi
www.lagru.org

lunedì 8 ottobre 2007

Presentato Il Palazzo vuoto



articolo apparso in www.ds.rimini.it/?p=335 (3-10-2007 in Cultura)

Il palazzo vuoto: il libro di Rossini presentato dallo scrittore Piero Meldini e dal giornalista Giorgio Tonelli


Venerdì 5 ottobre alle 18.00 presso la sala del Giudizio del Museo di Rimini, verrà presentato Il Palazzo vuoto - La politica nell’epoca della fine dello Stato nazione di Alberto Rossini, pubblicato da Fara. Discuteranno del libro il giornalista televisivo Giorgio Tonelli, al quale sarà affidato il compito di avviare e condurre il dibattito, lo scrittore e saggista Piero Meldini, il presidente della Provincia Nando Fabbri ed il deputato Ermanno Vichi. Il momento sembra essere particolarmente appropriato vista l’ormai quotidiana polemica tra politica e antipolitica. Il saggio, uscito ad aprile, ha avuto quantomeno il merito di anticipare un argomento ora esploso su tutti mezzi di informazione. Rossini sviluppa un’analisi dalla quale emerge che la politica è entrata in crisi poiché la globalizzazione cambia non solo il modo di pensare ma anche il nostro agire quotidiano. Che senso ha legiferare all’interno di una nazione, di un territorio limitato e circoscritto, quando persone e cose ormai sono proiettate su uno scenario globale?

Il Palazzo, in questo contesto, rischia di essere svuotato dall’interno. Impossibilitato, da un lato, ad intervenire in decisioni sovranazionali che sempre più spesso toccano direttamente la vita di ciascuno di noi - dalle questioni ambientali a quelle sugli organismi geneticamente modificati - poiché le competenze territoriali sono rigidamente circoscritte ai confini amministrativi. D’altro canto, anche sul versante locale, sulle questioni in cui avrebbe la competenza ed il dovere di intervenire, il Palazzo incontra crescenti difficoltà: le lobbies, i comitati e altre forme di potere legittimamente organizzate rallentano o bloccano questa o quella decisione - vedi il caso delle liberalizzazioni o delle autorizzazioni necessarie per le grandi opere. I poteri di veto si moltiplicano e l’indecisione diviene abitudine consolidata.

In questo vuoto cresce e prospera l’antipolitica che cerca risposte facili ma impossibili in un mondo in cui la complessità è la regola. La partita, tuttavia, è aperta. Infatti, secondo l’autore, è ancora possibile, anzi doveroso, trovare soluzioni percorribili. Per superare l’impasse, la politica deve ri-trovare la propria forza e prendere decisioni operative. Ri-partendo, forse, proprio dal locale, ovvero dal livello più vicino ai cittadini, alle persone, ai singoli individui, che hanno problemi precisi, concreti che richiedono risposte altrettanto precise e concrete. La scommessa è capire quanto la politica, intesa come arte del governo della cosa pubblica, sia (ancora) capace di svolgere questa funzione. Di questo - e ovviamente di molto altro - saranno chiamati a discutere gli invitati tenendo conto delle proprie competenze e degli importanti ruoli e funzioni che ricoprono nella società civile e nelle istituzioni.

Rossini e la politica


articolo apparso su «La Voce di Romagna» del 5-10-07 (cliccare sull'immagine per ingrandirla)

v. scheda del libro qui

giovedì 4 ottobre 2007

Alessandro e Fara

articolo (mooolto encomiastico ;) di Cristian Pretolani (che ringrazio) apparso nella sezione TerzaPagina de «La Voce di Romagna» il 4 ottobre 2007. Il titolo del volume apodittico è La simmetria imperfetta (“TerrEmerse” è il nome di una collana). Cliccare sull'immagine per ingrandirla.